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Passatura

La prima fase per dare nuova vita ai ritagli, agli scarti di produzione o a vecchi indumenti si chiama cernita, ovvero la classificazione dei diversi prodotti da riciclare per colore per composizione fibrosa e per finezza. Il tutto è fatto usando il tatto, la vista e l’udito (il sound della rottura dei tessili è diverso a seconda della composizione), i sensi vengono affinati nel tempo con l’esperienza di stare “a guanciale” (tipica posizione a terra dell’operatore). In questo modo poi, si vanno ad eliminare anche gli eventuali accessori presenti nei capi come etichette, ricami, cerniere o bottoni. Nella tradizione tessile pratese l’addetto a questa lavorazione viene chiamato da sempre “cenciaiolo”, proprio perché il suo compito è quello di suddividere i cosiddetti cenci. A lui, figura importantissima del riciclo, è stato anche dedicato un monumento nella città di Prato.